martedì 6 maggio 2008

I pozzi e l'ultima battaglia di Vincenzo e Massimo


Secondo un fresco parlamentare del Pdl - noto anche come "l'uomo delle spigole" - Vincenzo Visco e Massimo Romano, con la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi 2005 degli italiani hanno provveduto ad avvelenare i pozzi prima del ritorno del centrodestra al potere. Personalmente ho sempre sostenuto che sarei stato disponibile in qualunque momento ad indossare una maglietta W Visco, e il fatto che il viceministro dell'economia uscente sia riuscito in un colpo solo a far gridare allo scandalo contemporaneamente Speciale e il tribuno Beppe Grillo - due che in fatto di populismo non scherzano affatto - la dice lunga, secondo me, su chi abbia ragione in questa faccenda. Io sono tra quelli che credono che la conoscenza e condivisione dei dati sia il meccanismo di controllo più efficace per evitare che furbi e potenti facciano sempre i comodacci loro. Se poi questo implica che chiunque, senza sforzo, possa conoscere i dati della mia dichiarazione dei redditi... mal che vada penso che dopo mi offrirà un caffè. In America il controllo collaborativo ha dato vita a siti come Mapecos.org, che combina i dati ufficiali sui livelli d'inquinamento dell'U.S. Environmental Protection Agency e le googlemaps per offrire ad ogni cittadino la possibilità di conoscere i livelli d'inquinamento presenti nella zona in cui abita. Servizio molto utile quando hai intenzione di cambiare casa o semplicemente il sospetto che quella fabbrichetta che hanno tirato su al fondo del quartiere non rispetti appieno le norme ambientali. In Italia, anche in buona fede, crediamo invece che occultare e nascondere sia sempre l'opzione migliore. L'ha dimostrato questa sera anche il solerte garante della privacy che ha decretato l'illegittimità dell'intera operazione. Non abbia paura Speciale, la bonifica dei pozzi è già cominciata.

1 commento:

Unknown ha detto...

Ben tornato,Luca!L'iniziativa di Visco mi ha lasciato un po'interdetto. Capisco la necessità di trasparenza, ma non mi piacerebbe che l'Italia si trasformasse in un paese di delatori. Questo mi ricorda di più i regimi totalitari.
Non mi convince, poi, anche l'incitazione al voyeurismo, già fin troppo sviluppato tra i nostri connazionali.
Certo che la levata di scudi di Speciale e Grillo fa effettivamente riflettere...
A presto!